Matrimonio e adozione da parte di coppie omosessuali
Mi è capitato di vedere, su pagine FB di due persone diverse e di cui avevo stima, articoli inneggianti al matrimonio omosessuale e al “diritto” delle coppie così formate ad avere bambini - opinione peraltro che si legge sulla maggioranza dei profili (prova che la programmazione in tal senso ha dato i suoi frutti migliori).
Ma la cosa che mi ha colpita è che nessuno dei due ha risposto ai miei commenti (anche solo per denigrarli o quantomeno controbatterli) che riporto qui di seguito:
“un po' difficile sostenere questo se si è in buona fede e non offuscati da pregiudizi e condizionamenti che ultimamente imperversano- un bambino ha un naturale bisogno e un conseguente diritto naturale di crescere con due figure genitoriali per il proprio sviluppo psicologico e identificarsi con il genitore dello stesso sesso confrontandosi con quello opposto - il buon senso, che non ha bisogno di tanti studi e discorsi, lo indica da solo - la letteratura scientifica della psicologia e della psicoanalisi fino a pochissimi anni fa lo affermava senza ombra di dubbio - oggi assistiamo a questa deriva in cui purtroppo anche le posizioni ufficiali della psicologia (non tutte per fortuna) si stanno adeguando al pensiero unico di quella che ha tutte le caratteristiche di una propaganda e condizionamento. Che due adulti possano agire le loro pulsioni sessuali e affettive con una persona dello stesso sesso è comprensibile ma per favore: giù le mani dai bambini!”
“Il problema vero è che questo porta alla mercificazione del bambino come oggetto del desiderio che serve, paradossalmente, ad avvicinarsi e imitare il più possibile un modello familiare da cui la coppia omosessuale ha preso le distanze con la propria scelta (o necessità se vogliamo)- altro è occuparsi della crescita ed educazione del bambino - per quanto nei primissimi anni di vita una figura femminile è quasi imprescindibile - altro è parlare dei presunti diritti delle coppie omosessuali ad "avere" un bambino - e mi pare che si stia giocando tutto su questo terreno prendendo a pretesto il bisogno del bambino tralasciando un aspetto fondamentale di questo bisogno che è appunto crescere con una coppia genitoriale composta da maschio-femmina (così come natura crea)”
“Gentile …. l'ho sempre ammirata per il suo acume e per il modo in cui illustra certe verità spesso scomode ma stavolta mi delude: mi pare che anche lei giochi molto con le parole e non so se è ingenuità estrema o malafede quello che la spinge a dire "La legge servirà soprattutto a consegnare diritti a chi non ne ha: le famiglie che già esistono." Ovvio che poi la legge continuerà a essere utilizzata anche per le famiglie che si formeranno. E se per famiglia si intende un nucleo composto da genitori e figli c'è da chiedersi questi figli da chi nasceranno in caso di coppia omosessuale - ed è assolutamente ovvio che da qui si incrementerà un mercato vero e proprio di bambini (o spermatozoi e ovuli e uteri in affitto). Quando Paolo Guzzanti dice "È stato stabilito che il semplice desiderio di essere genitore equivale a un diritto e quel diritto prescinde dall’interesse del bambino che ha da nascere." sta descrivendo quello che sta succedendo non solo a livello legislativo, ma, cosa molto più grave, a livello di percezione comune subdolamente indotta da una propaganda martellante utilizzando per altro buonismo e pietismo rispetto ai poveri bambini abbandonati che file di coppie omosessuali anelano a ricoprire di amore. Adesso, a parte il fatto che ci sono file di coppie etero che aspettano anche anni per poter adottare un bambino per cui non servono certo altri che si mettano in fila, non riesco a cogliere il motivo per cui chi ha fatto una scelta diversa debba scimmiottare un modello che ha evidentemente rifiutato. Per concludere e per chiarire il mio pensiero: Che due adulti possano agire le loro pulsioni sessuali e affettive con una persona dello stesso sesso è comprensibile ma per favore: giù le mani dai bambini!”
Che conclusioni ne devo trarre? Non sanno neanche sostenere quello che affermano o devo sospettare malafede e compiacimento verso chi manovra i fili del nostro pensare? In sintesi: sono complici dei burattinai o essi stessi burattini inconsapevoli?